Vorrei raccontarvi la la storia del contesto in cui creo le mie piccole opere in ceramica.
Il mio laboratorio “il fiore d’argilla” si trova all’interno della Fattoria di Bacchereto, azienda vinicola biodinamica di famiglia.
Ci troviamo situati in un paese che si chiama “Bacchereto”, ricco di iniziative e vitalità.
Un contesto attento a mantenere le tradizioni e a valorizzare la natura da cui siamo circondati.
Siamo situati proprio tra Firenze Prato e Pistoia, in una zona ricchissima di storia: a partire dagli Etruschi, attraverso gli Antichi Romani, i Medici, fino a Gabriele d’Annunzio, troviamo sempre tracce di una produzione di maioliche e vinicola.
Cerchiamo, nella nostra azienda, di preservare la natura e ciò che ci circonda, in maniera amorevole e attenta, con un lavoro semplice e manuale. Infatti per noi è importante che i nostri prodotti parlino del territorio in cui ci troviamo.
Non abbiamo un sito web della fattoria, ma online potrete trovare moltissime informazioni sui nostri prodotti e vini.
Scrivetemi per saperne di più!
Nel paese di Bacchereto oltre ad esserci un museo della ceramica e tanti buoni vini, ad oggi vengono organizzate anche diverse sagre del paese (del fico, della ciliegia, della castagna) dove si assaporano deliziosi piatti casalinghi e di stagione.
Ogni cinque anni, inoltre, viene organizzata anche la festa grossa, dove vengono fatti spettacolari fuochi d’artificio. Questo 2020 è l’anno della festa.
Storia della ceramica di Bacchereto
Bacchereto è stata, dalla fine del Trecento fino alla metà del Cinquecento, un importante centro di produzione di maioliche.
Si pensa che siano stati i monaci della vicina abbazia di San Giusto, favoriti dalla composizione argillosa del terreno, ad avviare gli artigiani locali all’arte della ceramica.
Le prime ceramiche ritrovate appartengono ai primi del Trecento. Sono maioliche pregiate che decoravano l’ Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze e successivamente anche quello degli Innocenti, luoghi dove venivano ricoverate persone di rango molto elevato.
La produzione ceramica di Bacchereto è molto diminuita nei secoli per molteplici motivi, uno tra i quali fu nel XV-XVI secolo l’ elevata espansione commerciale dei fornaciai di Montelupo, tutt’oggi apprezzata e ben nota.
Nasce nel 2004, da un incontro fra il consiglio della polisportiva ed il Sindaco di Carmignano Doriano Cirri, la decisione di restaurare l’Oratorio della Compagnia del SS. Sacramento della Chiesa Parrocchiale S.Maria Assunta di Bacchereto e le antiche Cantine adiacenti per ospitare tutti i manufatti antichi.
Nel 2016 è stato inaugurata l’apertura di questo museo.
IL COMPLESSO DI S. MARIA ASSUNTA
Lo spazio in cui la mostra è collocata rappresenta il cuore dell’antico borgo di Bacchereto.
Grazie al restauro e all’indagine storico-archeologica, è stato possibile riportare alla luce ampi scorci di storia locale oltre che parti dell’antico Castello degli inizi del XII secolo, quali le mura, la porta, la torre e la strada.
Fa parte del complesso la vivace chiesa attuale.
La mostra quindi ha restituito comunità locale la sua storia.