C’è molta confusione sul vocabolario ceramico, per questo mi piacerebbe fare un po’ di chiarezza così che anche i tuoi acquisti e il tuo modo di utilizzare questo splendido materiale, possano farsi più consapevoli.
Partiamo dalla definizione che troviamo sul vocabolario:
La ceramica è un impasto di acqua e argilla, che può essere modellato a mano o a macchina, reso più resistente dopo l’ essiccazione mediante lunghe cotture in appositi forni. A seconda del materiale di partenza e della tecnica di lavorazione impiegata, dà origine a porcellane, maioliche, laterizi, terrecotte, gres e anche, i prodotti così ottenuti.
Da qui si capisce bene che la parola ceramica è molto generica e che in realtà racchiude un mondo.
La maiolica per esempio è chiamata così non tanto per il materiale utilizzato (anche se generalmente è di terracotta) quanto per la tecnica decorativa particolare.
La ceramica quindi, indica diversi tipi di materiali inorganici che hanno la capacità di stabilizzarsi in una determinata forma. Questi materiali, dopo essere stati modellati dovranno seguire un lungo iter per poter diventare un oggetto perfetto (modellazione, essiccazione, decorazione e lunghe cotture). Ne ho già parlato in un precedente articolo, click qui.
Il grès, la porcellana, terracotta e terraglia sono alcuni dei materiali inorganici che hanno queste caratteristiche e che quindi ricadono dentro la famiglia della ceramica.
Se si parla di argilla o di creta (sono la stessa cosa) ci si riferisce a tutti questi materiali elencati fino ad ora, ma quando sono ancora morbidi e quindi modellabili (perché contengono ancora acqua).
Esistono tanti tipi di argilla e ciascuno di queste ha diverse caratteristiche che il ceramista deve conoscere per poterle utilizzare. Ogni materiale è adatto per determinate tipologie di oggetti o per determinate tecniche decorative. Inoltre ogni materiale presenta diverse necessità di lavorazione.
Scriveró alcuni cenni sui materiali più utilizzati. Se invece siete interessati alla loro composizione chimica in dettaglio, click qui: composizione chimica della ceramica
TERRACOTTA e TERRAGLIA
La terracotta è il più antico tra i diversi tipi di ceramica, utilizzato sin dalla preistoria per la realizzazione di utensili e oggetti ornamentali. Composta prevalentemente da sostanze ferrose che le donano il tipico color rossastro.
La terraglia (generalmente bianca) ha caratteristiche molto simili alla terracotta. Sono caratterizzate da una temperatura di cottura che va da i 950°C ai 1100’C .
La loro superficie rimane porosa e delicata anche dopo la cottura e per questa ragione gli oggetti in terracotta e terraglia devono essere smaltati. Lo smalto, infatti, le riveste rendendole lucide e impermeabili. Esistono anche utilizzi della terracotta grezza in cucina.
IL GRES
Un materiale altamente versatile la cui cottura avviene a temperatura più elevata della terracotta, cioè tra i 1250 e i 1300’C gradi. Esistono molti tipi di gres, ciascuno con diverse caratteristiche estetiche e fisiche.
Il grès è un tipo di argilla che si differenzia dalla terracotta principalmente perché, raggiungendo temperature maggiori durante la cottura ed avendo una composizione chimica diversa, subisce un principio di vetrificazione diventando un oggetto di impermeabile anche se non ricoperto di smalto. La sua superficie infatti risulta essere compatta, e maggiore è la sua resistenza agli urti e all’utilizzo quotidiano. I costi di produzione sono piuttosto elevati.
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LA PORCELLANA
La porcellana è il materiale più nobile in assoluto. La sua particolare composizione chimica permette di ottenere oggetti finissimi e addirittura traslucidi che sono, tra i più resistenti in assoluto.
Anche la porcellana, così come il grès, è una terra cosiddetta compatta, cioè non porosa. La porcellana tenera cuoce a temperature leggermente inferiori ai 1300°C mentre quella dura può arrivare fino 1400’C. Durante la cottura è decisamente instabile e per questo c’è un alto tasso di scarti alla fine del processo.
Il costo di produzione della porcellana è quello più elevato di tutti e rispecchia sia il suo valore materiale che la sua difficoltà di lavorazione. Esistono anche dei gres porcellanati che sono una via di mezzo tra questi materiali.
Spero di essere riuscita a spiegarti il significato della parola ceramica e di averti dato un quadro più chiaro di quanto sia importante la materia prima nel mio lavoro.
C’è ancora molto da dire, per questo entrerò nei dettagli nei prossimi articoli.
Nel frattempo se hai dubbi o curiosità non esitare a contattarmi.