Certificazione MOCA: cos’è e a cosa serve?

Oggi voglio spiegarvi che cos’è la certificazione MOCA e a cosa serve.

simbolo che garantisce sicurezza nel contatto contatto con alimenti

Le mie ceramiche sono certificate MOCA per questo ci tengo a dare una spiegazione semplificata di che cosa si tratti.

Per avere maggiori dettagli o informazioni più precise sulle leggi vi consiglio di fare una ricerca online o rivolgervi a professionisti perché è una questione molto complessa.

Ci sono autorità competenti in materia che spiegheranno tutto nel dettaglio.

Se invece vi interessano solo le informazioni di base questo articolo fa a caso tuo!

Le mie ceramiche sono certificate MOCA

La certificazione MOCA serve a garantire sicurezza nell’utilizzo della ceramica e di altri materiali a contatto con gli alimenti. Cioè garantisce che l’oggetto sia adatto ad entrare a contatto con gli alimenti.

Io ho ottenuto questa certificazione e ne sono davvero felice perché per le piccole realtà come la mia è sempre più difficile riuscire ad adeguarsi alle normative sempre più complicate.

le mie ceramiche sono create con prodotti atossici e adatti ad entrare al contatto con alimenti alla fine della loro trasformazione

Ceramica: obblighi di legge in materia MOCA

Le ceramiche che utilizziamo tutti i giorni in cucina rientrano tra i “Materiali ed Oggetti destinati a venire a Contatto con gli Alimenti” o anche MOCA e non devono costituire un rischio per la salute dei consumatori.

I ceramisti, che intendono produrre oggetti per uso alimentare, devono prima di tutto comunicare all’autorità sanitaria competente l’inizio dell’attività di produzione, trasformazione e distribuzione di materiali e oggetti MOCA, registrandosi come Operatori Economici (OE). Comunicazione da fare al SUAP.

La norma quadro per tutti i MOCA è il Regolamento (CE) n.1935/2004.

La rintracciabilità delle ceramiche

La rintracciabilità dei MOCA, come indicato nell’art. 17 del regolamento, deve essere garantita in tutte le fasi per facilitare i controlli.

Le imprese devono utilizzare sistemi e procedure per l’individuazione delle altre imprese da cui e a cui sono stati forniti gli oggetti, nel caso anche le sostanze e i prodotti usati durante la lavorazione.

La certificazione viene rilasciata a distributori e negozi. 

La certificazione può essere mostrata anche al cliente privato in caso non venga riportato l’apposito simbolo sulla parte di appoggio della ceramica o in etichetta (per legge è da riportare)

Tutte le fasi della lavorazione vengono riportate su un registro così che ogni ceramica possa essere rintracciata in ogni fase del suo processo di creazione.

Alcune ceramiche pronte alla vendita vengono analizzate in un laboratorio chimico per far fronte ai rischi relativi al loro utilizzo riconducibili a migrazioni di componenti, alla presenza irregolare di metalli o a contaminazioni.

La certificazione è molto complessa

Questa certificazione è molto più complessa di così: oltre ai registri dove registrare la tracciabilita e sulle norme igieniche del lavoratorio, sono necessarie le analisi dei prodotti utilizzati per colorare e decorare (schede sicurezza prodotto), le analisi chimiche dell’acqua, ed essere in regola con lo smaltimento dei rifiuti speciali (e pensate che un laboratorio tipo il mio non ne produce).

Per ottenere la certificazione è inoltre necessario ottenere l’HACCP 12 ore.

Mi chiamo Maria Chiara e sono una ceramista. Il mio laboratorio “il fiore d’argilla” è come un piccolissimo angolo di mondo dove il tempo sembra essersi fermato e che ho riempito d’amore.

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